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Verso quale città? Strategie e step di sviluppo per la rigenerazione urbana
A cura di Priscilla Braccesi, Architetto
Per un corretto approccio progettuale rivolto alla “Rigenerazione Urbana” è fondamentale lavorare sul rapporto uomo/ambiente naturale/ambiente costruito fatto di elementi tangibili (come visuali e immagini urbane) e intangibili (legate ai percorsi quotidiani, alla memoria, al funzionamento, alla sensazione di confort e sicurezza); ma è fondamentale lavorare anche sulle condizioni fisiche e psicologiche che i “contrasti” della città accentuano, ovvero degrado architettonico e sociale/ innovazione e bellezza.
La Progettazione Urbana come intermediaria tra architettura dei singoli edifici e la città nel suo insieme in un sistema multiscalare dove il “grande” influenza il “piccolo” e viceversa in una continua trasformazione. Intervenire su più fronti verso una rigenerazione integrata partendo da quella dei luoghi e degli edifici strategici coniugandosi con la rigenerazione sociale, in un reciproco, continuo scambio. Progettazione diretta ma anche studio degli effetti indotti, comprensione del “trend di trasformazione” dello spazio da rigenerare, con interventi sulla comunicazione, sulla memoria e sui significati del luogo stesso; si “ascoltano” i bisogni, anche immateriali, degli abitanti e il loro interagire affettivo con il quartiere.
La rigenerazione urbana parte dal progetto
Il progetto nasce dall’analisi dello spazio circostante, ne viene influenzato diventando parte di una trasformazione capace di generare “processi virtuosi”; vengono interpretati i caratteri urbani, storici e attuali, si studiano le caratteristiche morfologiche, si ipotizzano nuove visioni urbane tenendo conto del “fattore tempo” (progettazione /approvazione/ realizzazione), il quale interviene nella vita stessa della città cosi da procedere per alternative possibili, un confronto costante e un'organizzazione di step di realizzazione per garantire un “controllo” puntuale sullo stato della trasformazione e il loro rapporto con la città: Progetto e Processo.
Occuparsi dell’insieme della struttura città significa capire e interpretare i luoghi, conoscerne lo sviluppo, studiare l’insieme di elementi complessi che la caratterizzano, comprendere in che modo il cittadino usa i suoi spazi e che significato attribuisce ad una piazza o ad una strada, quali le aspettative, quali le fragilità rilevate o percepite…
La sequenza degli spazi, le reti stradali, i sistemi d’attività, le aree verdi, i monumenti, le aree degradate, agiscono sull’individuo attraverso la memoria, l’orientamento e la percezione dell’ambiente, creando in loro sensazioni di benessere o insicurezza, di soddisfazione o bisogno.
La realtà urbana è una forma complessa in continuo mutamento costituita da sistemi ambientali, viabilistici, d’attività creative e culturali, che influiscono sul modo in cui percepiamo l’ambiente, conferendo carattere e valore all’ambiente urbano stesso.
Per poter intervenire sul miglioramento della qualità, reale e percepita, di una città, è necessario comprendere le logiche secondo cui l’ambiente urbano si è trasformato come anche i suoi meccanismi; non si tratta di predisporre dei progetti controllati dall’autore ma piuttosto di indurre determinati fenomeni urbani, attraverso processi operativi, al cui interno il progetto assume specifici ruoli ed obiettivi.
Lo scopo è quello di individuare e analizzare problemi, difetti e disfunzioni, esigenze e valori per costituire strategie d’intervento sull’intera città o su parti di questa.
L'ambiente urbano: qualità ed efficienza
Il significato dell’ambiente urbano, la valutazione della sua qualità, il giudizio di valore non è esprimibile solo in termini di bellezza, di qualità formale o di qualità della visione, ma anche e soprattutto in termini di efficienza e di efficacia funzionale e di messaggio. Inscindibile da ciò lo studio della qualità funzionale che regola i rapporti tra uomo e ambiente, la distribuzione e dotazione di sevizi, la disponibilità di mezzi pubblici e aree di sosta, di attrazioni, di negozi, di attrezzature per il tempo libero e per il divertimento, l’uso che si fa degli spazi, l’uso che si fa della città; qualità visiva, di immagine, legata alla morfologia, alla forma del paesaggio e della città; qualità interpretativa legata anche alla percezione dell’individuo, alle “diverse velocità” di utilizzo e agli effetti psicologici e fisiologici che provoca in esso.
La diversità dei luoghi, dei significati, l’immagine della struttura urbana che cambia, i simboli, i vuoti, l’alternarsi d’aree verdi a volumi architettonici, la commistione di residenza e terziario, di monumenti a grandi assi commerciali, purché identificabili, creano spazi stimolanti, vitali, di interesse per gli abitanti dove è più semplice relazionarsi e “controllare” le situazioni tipiche di disagio. Nelle città storiche la comprensione e lo studio della conformazione attuale, attraverso lo sviluppo e le logiche d’intervento susseguitesi nel tempo, sono la base per la comprensione dello stato di degrado dei luoghi, dei fenomeni in atto e del loro “trend di trasformazione”.
Si tratta cosi di definire una metodo per ottenere Qualità Urbana, per rigenerare parti di città, sia essa una metropoli che un piccolo centro abitato. Si rimette al centro l’individuo e le sue esigenze primarie, si connettono parti diverse di città dando significato allo spazio pubblico, luogo cardine delle relazioni umane e sociali.
Il metodo di progettazione parte dalle analisi di base, intersecandole con analisi interpretative legate ai bisogni, alle percezioni, al reale funzionamento di uno spazio (come la relazione tra le attività, la percezione della sicurezza, i flussi pedonali notturni e diurni, i luoghi attrattori, gli elementi di disagio etc etc;) per far questo ci si avvale di professionisti di altre discipline come la sociologia urbana, l’ergonomia , la psicologia ambientale, si analizza l’attualità, il cinema, la musica, le trasformazioni in atto (fisiche e funzionali), per comprendere a pieno la realtà del luogo. Si elabora la mappa delle Problematiche e delle Potenzialità, si determinano Obiettivi e Strategie di intervento legate al progetto e al processo, si propongono Interventi, a breve,medio e lungo termine, muovendoci per alternative di progetto.
Alla luce delle analisi iniziali, degli strumenti urbanistici esistenti, delle richieste sociali, si rileggono le proposte progettuali avanzate per le quali si evidenziano pro e contro degli interventi stessi, per poter attuare la soluzione più soddisfacente essendo consapevoli che il controllo totale su gli effetti indotti provocati dalla trasformazione non sarà mai possibile...ma questa forse è la vera sfida.