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Sulla qualità della vita: un nuovo tipo di edilizia per la casa e l'ambiente di lavoro
A cura di Francesco Gramegna, Architetto
Nella società moderna dove si è raggiunto un buon livello di benessere economico, in particolare oggi nell’area Nord-Est, ci si è resi conto che è necessario elevare la qualità del tenore di vita. Il termine “qualità della vita” è, però, spesso frainteso e sfruttato in modo scorretto dagli operatori economici.
Appare ormai scontato che reddito pro capite non genera di per se alta “qualità della vita”. Il ritmo di vita e l’intensità di lavoro richiesto dalla produttività della società consumistica ci priva del contatto diretto con la natura e del tempo vitale da dedicare a se stessi ed alla salute fisica e mentale.
E’ indispensabile, perciò, sempre più, che l’ambiente di lavoro e la casa dove si vive siano a misura d’uomo e siano pensati in modo da non influire sulla salute delle persone, ma anzi che possano essere positivi e rispettosi dell’equilibrio psico-fisico.
Difatti, “qualità della vita” è anche vivere in una città a misura d’uomo, in quartieri urbanisticamente equilibrati ed in case accoglienti che diano il giusto comfort e la massima salubrità. Insomma poter vivere in ambiente sano, sicuro e funzionale nel rispetto della salute fisica e dell’ambiente.Da decenni, invece, nella costruzione e sviluppo urbanistico delle città non si è tenuto conto di questo aspetto fondamentale e si è proceduto ad edificare in modo speculativo con bassi livelli di comfort abitativo. Oggi anche l’opinione pubblica e le amministrazioni sono concordi sulla necessità di tornare a considerare indispensabili la qualità ambientale, la prevenzione dell’inquinamento e la salute fisica e mentale dei cittadini. Siamo concordi con l’opinione, sempre più diffusa, che si debba fare qualcosa in proposito, e subito!
Dell’argomento si occupa la disciplina della Bio-Architettura, o edilizia Eco compatibile, facendo riferimento anche ai principi del Feng Shui.
Le nuove discipline del costruire: Bio-architettura & FENG SHUI
La Bio-Architettura si occupa più specificatamente dei materiali da costruzione più sani, ossia della sostanza o del corpo della costruzione e previene spiacevoli effetti sull’organismo. Il Feng shui si concentra invece sull’energia (o anima) dell’abitazione, sugli effetti dell’ambiente, dei colori e dell’arredo sulla psiche dell’uomo e suggerisce varie soluzioni pratiche per aumentare l’armonia provata da chi risiede nella casa e staziona nell’ambiente di lavoro. In questo modo il Feng shui amplifica la Bio-Architettura e quando si integrano si raggiunge una maggiore totalità nel costruire e nell’abitare.
Il Feng shui, non è un fenomeno esoterico giunto solo oggi alla ribalta, ma è anche una corrente sotterranea oggetto di studi che è venuta alla luce negli scritti di alcuni famosi architetti, lo stesso Frank Lloyd Wright rispettava la contestualità ambientale e sottolineava “che la casa nasce dal terreno e non sul terreno”, mentre l’architetto Gino Valle utilizza il pilastro come escrescenza del terreno facendolo diventare l’elemento costruttivo maggiormente espressivo e definito come un mucchio di terra. Non sono quindi assenti motivazioni arcaiche in questa ricerca da parte degli architetti moderni pur tenendo in primo piano la necessaria funzionalità degli ambienti.
Feng shui e Bio-Architettura significano proprio capire la natura, tutelare gli ecosistemi naturali, collocare correttamente edifici e impianti, sfruttare il Vento e l’Acqua nel momento in cui si va a modificare il territorio al fine di renderlo accogliente e piacevole per l’uomo di oggi e per le generazioni future. Certo è essenziale partire dalla cultura, dalle abitudini e dalle esigenze reali della gente, bisogna insomma sensibilizzare e convincere chi costruisce e chi fa costruire. E’, inoltre, necessario partire dalla tradizione costruttiva locale e inserire all’interno del processo produttivo consolidato tecnologie e prodotti Bio compatibili che sostituiscano, anche gradatamente e quindi più profondamente, le consuetudini del ciclo produttivo attualmente impostato solo in base al profitto economico.
Un inizio possibile è quello di informare e sensibilizzare i cittadini – in modo corretto - e coinvolgere gli operatori del settore tramite formazione e finanziamento, in modo che l’innovazione parta dall’interno del mondo edile. Alle Imprese bisognerà proporre prodotti e processi produttivi Eco compatibili che non rallentino il ciclo produttivo e che non pesino troppo sull’economia dell’intervento. Agli utenti finali dare la possibilità di usufruire di un nuovo tipo di edilizia a costi contenuti. Proprio con questi intenti, in seno alla A.P.A.C.-C.L.A.A.I. FEDERTERZIARIO, è nata a Padova una Associazione denominata “IBAS Istituto per la Bioedilizia e l’Architettura Sostenibile”.
I propositi sono quelli di divulgare i temi dell’abitare e del vivere sano, mettendo a disposizione la seria professionalità di esperti in materia, e di creare un centro di studi e di assistenza tecnica per gli operatori del settore. L’argomento è di estrema attualità e di fondamentale importanza per il benessere psico-fisico dell’abitare e per la vera “qualità della vita” e ci auguriamo possa diffondersi sempre più velocemente nella cultura quotidiana della nostra società moderna.